La nostra visita in Qatar si pone l'obiettivo di promuovere l'amicizia italo-qatarina a tutti i livelli, razionalizzando in contesti differenti schemi sociali ed economici di lunga portata.
In questi giorni abbiamo avuto una agenda molto fitta di incontri tra i quali quello con l’International Labour Organization.
Durante questi incontri abbiamo visto i numeri positivi degli effetti delle recenti leggi approvate qui in Qatar sul salario minimo, sul mercato del lavoro nonché sulla rappresentanza dei lavoratori, che mostrano la volontà di avviare un percorso migliorativo del proprio Paese. 338 attività sono state chiuse per non conformità, mancati pagamenti tramite bonifico, che non permettevano quindi di avere visti, durante una campagna mirata dell'ispettorato del lavoro nell'estate del 2021.
Per cui la missione ha accolto con favore l'impegno del Qatar nella Fair Recruitment Initiative dell'ILO e condivide la visione di aumentare la trasparenza e la responsabilità nel processo di reclutamento in collaborazione con le parti sociali nei paesi di origine dei lavoratori migranti. Si tratta di raccomandare l'uso integrato del Migrant Recruitment Advisor sviluppato per questo particolare scopo, insieme all'inclusione dei sindacati nei comitati bilaterali paritetici sulla migrazione per lavoro con i paesi di origine per garantire che gli accordi bilaterali rispondano alle realtà del mercato del lavoro e il reclutamento transnazionale rispetti i diritti del lavoro dei lavoratori.
Mi auguro che i rapporti costruiti anche in questi giorni possano mantenersi e rafforzarsi: si tratta infatti di rapporti diplomatici di cooperazione che oggi più che mai, sono fondamentali per la crescita reciproca dei nostri popoli.