Il 23 maggio del 1992 non lo dimenticherò mai... Anche per tanti momenti che poi si sono susseguiti nel percorso della mia vita...
Quel pomeriggio tornai a casa e vidi mia madre con le mani tra i capelli davanti la televisione! Rimanemmo tutti in silenzio, sgomenti davanti alle immagini che si succedevano una dopo l'altra...
L’anno scorso con dei colleghi sono passato con la macchina a Capaci, proprio nel punto in cui ci fu l’esplosione, ecco, a distanza di anni non sono riuscito a dire una parola!
Per questo ancora oggi penso che la vita di ognuno di noi è un attimo dove purtroppo spesso si dedica molto tempo alle cose negative piuttosto che scegliere la felicità e le idee...
Sì, le idee perché Giovanni Falcone disse: “…..gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”.
Bene, allora sulla scia di questo insegnamento diamo un senso al nostro passaggio!
23 maggio 1992 - Strage di Capaci, persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro