Con la legge di stabilità 2021, approvata dal Cdm tre giorni fa, il taglio del cuneo fiscale diventa una misura strutturale, che assicura una boccata d’ossigeno a circa 16 milioni di lavoratori.
Già operativo da luglio di quest’anno, per effetto dell’entrata in vigore delle disposizioni contenute in un’altra legge di Bilancio, quella approvata a dicembre 2020 dal Parlamento, l’intervento fortemente voluto dal MoVimento 5 Stelle, ha consentito ai lavoratori con redditi bassi e medi di ricevere un aumento netto in busta paga fino a 100 euro al mese, incidendo positivamente sui bilanci delle famiglie.
A posteriori, anche questa misura si è rivelata fondamentale durante la pandemia.
Ma il taglio del cuneo fiscale non è l’unico intervento ‘strutturale’, voluto dal governo e dal MoVimento 5 Stelle a beneficio dei lavoratori e delle loro famiglie.
Tra gli strumenti di welfare introdotti, infatti, rientrano il bonus bebè, che è stato riconfermato anche per il 2021, e l’assegno unico familiare, che è stato finanziato con una dotazione di 3 miliardi di euro per il prossimo anno e di 5 mld per quelli a venire.
A beneficiarne saranno, anche in questo caso, le famiglie italiane, che da luglio 2021 potranno ottenere un contributo di oltre 200 euro al mese per ciascun figlio di età compresa tra 0 e 21 anni.
Siamo certi che il combinato disposto tra le disposizioni dedicate ai lavoratori con redditi medio-bassi e quelle dedicate alle famiglie potrà contribuire, nel breve termine, ad alleggerire il peso della crisi e, nel medio termine, a stimolare i consumi, favorendo la ripartenza.
Sergio Romagnoli
, portavoce al Senato, componente della commissione Lavoro di palazzo Madama