L’UNFCCC (la Convenzione quadro delle Nazioni Unite per il clima) ha sottolineato come una limitazione delle #emissioni di #CO2 provenienti dall'industria del cemento sia fondamentale per centrare gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Si tratta di limitare la crescita della temperatura media globale, entro la fine del secolo, ad un massimo di 2 gradi centigradi.
L’industria del cemento, infatti, è responsabile del 7% delle emissioni mondiali di gas ad effetto serra.
È La stessa Associazione mondiale del cemento (World Cement Association, WCA), che esorta già dal 2018 i propri membri a contribuire nella battaglia contro i cambiamenti climatici.
Secondo l’Onu, gli sforzi effettuati finora dal settore cementifero sono ancora insufficienti, basti pensare che il cemento è la seconda sostanza più utilizzata dopo l’acqua. Ma la produzione di quest’ultimo è particolarmente inquinante ed energivora, consumando tra 60 e 130 chilogrammi di gasolio e 100 kWh di energia elettrica.
E' per questo che si chiede conto al settore della sua impronta ecologica con la richiesta di raggiungimento di emissioni nette zero entro il 2050.
Per fortuna associazioni, comitati, comunanze, i cittadini in generale si schierano compatti per salvaguardare la dignità del nostro futuro.